mercoledì 2 maggio 2012

I Pagès-Mailhan e il vento del sud

Prima corrida della Feria de la Crau, e ad attendere i tre uomini sbuffavano nelle cellette sei tori di Pagès-Mailhan e soffiava nell'arena un caldo e tumultuoso vento del sud: il sabato nella steppa provenzale iniziava con i dubbi dei (non molti) aficionados presenti, impressionati dalla fama di bravura che precedeva i cornuti locali e dalle folate di quell'aria africana che scuoteva le chiome degli alberi nel viale.
A fine giornata sarà al vento che dovremo addebitare i maggiori pericoli per gli uomini: irregolari e incostanti, i santacoloma francesi solo a sprazzi hanno portato in pista personalità e casta.

Javier Castaño vedeva uscire, in prima posizione, un toro invalido e con le corna presto esplose: dopo un primo tercio senza sostanza il torero doveva dedicarsi ad una faena di emergenza ad un avversario che sarà fischiato all'uscita.
Protestata la presentazione anche per il quarto della giornata, che poi Tito Sandoval riusciva a mettere in luce chiamandolo al cavallo in tre riprese: muleta in mano, Castaño aveva a che fare con un toro riservato e con un vento vigliacco che lo scopriva presto, dando un vantaggio pericoloso al suo opponente. Silenzio per lui dopo un tentativo poco sensato e infatti fallito di recibir.

Pouderoso, secondo del lotto, era il toro del week-end: una prima picca presa con bravura e forza, mettendo le reni, altre due entrate con slancio (l'ultima da centro pista) pur se con meno convinzione una volta le corna nel materasso. Lescarret accoglieva Pouderoso con una serie di doblones pesanti e buoni, ma il suo tentativo di dominare si limitava a questi: Pouderoso era un toro completo, con una carica esplosiva e con forza nei muscoli e nelle vene, ossessionato dalla muleta che attaccava con foga e nobleza viva, pronto a ricominciare ad ogni uscita per rituffarsi a capo chino nuovamente nel panno. Lescarret provava ad arginare questo torrente in piena con uno sforzo onesto e sincero, ma la pressione che gli metteva quel toro vivo e selvaggio era troppo: spinto da una parte all'altra dell'arena, scaravoltato per aria fortunatamente senza conseguenze, conscio della sconfitta andava a cambiare la spada dopo dieci minuti di combattimento sfiancante.
Ma Pouderoso non si lasciava vincere con troppa facilità, trascinava Lescarret alla soglia del terzo avviso dopo una ventaglio di tentativi mal riusciti (mezza trasera, pinchazo, metisaca, caida) e ogni volta resistendo, rialzandosi, lottando contro la morte, e accasciandosi con la bocca ancora chiusa.
Vuelta meritata per lui, un signor toro, e silenzio rispettoso per l'uomo.
Tre picche anche per il quinto della giornata, piccante e malmostoso, capace di difendersi alle banderiglie e poi di attaccare nell'ultimo tercio, senza trovare in Lescarret, ancora provato, una qualche resistenza.

Parlando di uomini, la sorpresa del pomeriggio veniva dal giovane Delgado: postura elegante, quieto con la muleta in mano, ci regalava i momenti di toreo più plastico e armonico della corrida. Certo i mezzi sono ancora quelli di un novizio, e le grosse lacune con la mano sinistra ne hanno guastato la prestazione.
Il suo primo avversario, Gitano,  si presentava con un fisico da novillo prestamente fischiato dagli spalti: senza gloria al cavallo, Gitano era potabile sul corno destro, che Delgado sfruttava per un paio di serie riuscite. Ma quando il vento rivelava al toro qualcosa di più consistente dietro la stoffa rossa, la faena cambiava registro e, soprattutto a sinistra, diventava sfilacciata e difficile. Un pugnale rabbioso e fulminante liberava il ragazzo dalle sue angosce.
Chiudeva una giornata non brillante il non certo brillante Turronero: male nel cavallo e male di fronte ai subalterni, approfittava comunque dell'aria che gli lasciava Delgado per arrivare nella muleta con velocità: ma ancora, la faena si sviluppava in due movimenti diversi e opposti - ben condotta e ispirata a destra, male amministrata e in calando a sinistra.
Una buona entrata per uccidere valeva a Delgado la sola orecchia della serata.

Encierro al di sotto delle aspettative dunque quello di Pagès-Mailhan, che in molti tra gli aficionados presenti credevano potesse portare, dai suoi pascoli non lontani dalle Saintes Maries de la Mer, un sestetto maggiormente interessante e vibrante.
Molto sospette le corna di più di un esemplare.


Nessun commento: