domenica 25 marzo 2012

Madrid, il cartel di Antoñete


Se ne è andato nell'ottobre scorso, è ritornato pochi mesi dopo sul cartello della feria più importante del mondo, quella della sua Madrid.
Toreria, stile, classe: così ci si ricorda di Antonio Chenel Albadalejo.
Antoñete.
Era sua la voce roca e impastata dal fumo delle troppe sigarette che, come Ciotti fece alla radio per il calcio italiano, diede timbro e fascino alla cronaca delle corride in televisione, questi ultimi anni.
Antoñete, quello della faena al toro bianco di Osborne, quello degli altibassi, dei trionfi e degli addi.
Antoñete, Chenel. Il torero comunista che ancora conservava l'astuccio per sigarette regalatogli da Franco, il torero repubblicano che si fasciò a lutto nel giorno della morte della madre del re, che considerava "una gran persona e una grande aficionada".
Chenel, il matador che fermava il tempo con una veronica, che il tempo fermò nel 2001 con una crisi cardiorespiratoria, a 69 anni, dopo la sua ultima corrida.
Fu il suo ritiro definitivo dalle arene.
Lui che era stato torero per tutta una vita, mettendosi davanti a tori di rispetto, fino ad un'età avanzata: avanzata come quella sua gamba che caricava la suerte, come impongono i canoni del toreo più puro.

La sua inconfondibile silouhette, con quella stempiatura e quella postura che profuma di una toreria d'altri tempi, rendono prezioso il manifesto della San Isidro del 2012: è l'omaggio del tempio della corrida ad uno dei suoi più grandi sacerdoti.

Il programma sarà presentato in forma ufficiale domani, ma già da qualche giorno sono filtrate in internet le combinazioni: ce n'è per tutti i gusti, compreso il gusto dell'orrido con una corrida dei mediatici (9 giugno); non ci sono Juli e Ponce, per motivi diversi, e José Tomàs, per motivi tutti suo; ci saranno invece i Victorino Martin, dopo qualche anno di assenza. A David Mora e Ivan Fandiño, su cui è basata la stagione madrilena, vanno due serata a testa (alle quali si aggiunge il mano a mano del 1° aprile e una corrida in Otoño); Morante-Manzanares-Talavante, con i Cuvillo di garanzia, la combinazione della Beneficencia.
Il piatto forte, come tradizione, negli ultimi giorni del ciclo di San Isidro: l'infilata Escolar Gil, Cuadri e Adolfo Martin merita il viaggio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sfrutto il post per chiedere informazioni, sperando di non fare cosa sgradita, nel qual caso mi scuso.
Premessa:non ho mai visto una corrida a Madrid, ma a questo giro "mi tocca" come regalo di laurea da parte di due amici. Per loro in assoluto la prima, per me la terza. Dei novizi quindi. La corrida sarà una sola, nessuna opzione su questo, andremo e torneremo quasi in giornata. Quale mi consigliate? Le date migliori per tutta una serie di motivi sono quelle prima del 25 maggio. Già so che sarà "un disastro" chè corrida de expectacion es corrida de decepcion, però, magari, se riuscissi a non farmi domandare dagli amici "che cavolo ci trovi" con aria schifata ma solamente perplessa, lo preferirei.
Avrei voluto vedere el Juli ma mi hanno fregato, e i tori interessanti davvero temo siano nelle date sbagliate. Sarei quasi propenso a vedere una delle conferme di alternative ( quella di Silveti, per esempio) che forse aggiungerebbe un pochino di colore extra che potrebbe essere gradito.Però son molto dubbioso. Altra domanda, a tema ma più pratico: le entrate, si comprano direttamente alla plaza o c'è il rischio di restar fuori? meglio prenotarle on line?
Grazie
Lorenzo

RONDA ha detto...

Salve Lorenzo,
puoi scrivermi una mail all'indirizzo che trovi qua sulla homepage.

El Pana ha detto...

piccoli aficionados crescono.....Ottimo come regalo di laurea!!!