mercoledì 24 agosto 2011

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2188 chilometri tra strade asfaltate o polverose, sconosciute alla cartina o rapide e trafficate; trentasei tori e quattro novillos; un fazzoletto blu e tre fazzoletti verdi; mezzo maialino da latte al forno a legna una sera a Segovia; due Miura cambiati, gli altri quattro da dimenticare; un numero imprecisato di cañitas al bancone e di bicchieri di vino; una faena di indescrivibile sogno e bellezza; undici orecchie tagliate e passeggiate lungo la pista; dieci mulini a vento nella Mancha di Cervantes; diciassette descabellos per Oliva Soto a Tafalla; tre recibiendo nel giro di un'ora; un chierichetto che è anche alguacil; un encierro al mattino, un encierro nel cuore della notte, un encierro giù per la montagna; una quantità eccessiva di papaboys per le strade; nove banderilleros chiamati a salutare; un ritratto di Lebowski in una chiesa a Bilbao; una colazione straordinaria e assassina da Alba Reta; una cornata per quindici punti di sutura a David Mora; dodici tori di Osborne lungo il percorso; sette volteretas; due gintonic a Vistalegre; un chilo e mezzo di jamon in valigia.
Poi Morante.

Dieci giorni passano alla svelta.


(foto Ronda - Tafalla)





5 commenti:

El Pana ha detto...

qual'è stata la colazione da Reta?la classica uova cotte alla piastra nell'unto lasciato dal lardo cotto pochi attimi prima ?

RONDA ha detto...

No no, niente di leggero per noi.

Anonimo ha detto...

Esatto, le uova sono una mariconada, per noi solo pancetta e chorizo alla piastra, vino rosso che lascia la tinta nel bicchiere, o birra (e per i tristi, cocacola).
Saluti
Marco

Anonimo ha detto...

avete assistito all'infortunio di Ivan Fandino?
sapete come sono le sue condizioni?
grazie
m

Anonimo ha detto...

No, purtroppo Fandino è stato ferito a Malaga e ce lo siamo perso a Tafalla e Bilbao