giovedì 23 settembre 2010

Popolo di santi, poeti, naviganti...e buddisti


Il Corriere nel suo inserto di oggi pubblica un'intervista a Fernando Savater, filosofo spagnolo: nella chiacchierata, condotta da Vittorio Zincone, Savater finisce per parlare anche di corrida, tema che gli è caro.
Ma ci dice anche di come gli italiani siano a maggioranza buddista...

Quando il Parlamento catalano ha legiferato contro la mattanza di tori, lei è intervenuto con un’invettiva pro corrida, sostenendo che non la si può proibire.
«Ma perché, anche in Italia siete contrari?».
Abbastanza. Da noi le polemiche sono sul Palio di Siena, dove i cavalli rischiano di farsi male.
«Non sapevo ci fossero tutti questi buddisti».
Che c’entrano i buddisti?
«Una posizione così animalista è accettabile solo dai vegani o dai buddisti. Da chi porta una mascherina sulla bocca per non rischiare di uccidere un insetto, ingoiandolo. Da chi si fa crescere un tumore e non vuole estirparlo perché anche quella è vita».
Non basta essere contrari alla violenza sugli animali per opporsi alla corrida?
«No. Perché la corrida è una festa piena di arte».
Ogni anno muoiono 3.000 tori.
«Ogni giorno vengono sgozzati migliaia di polli».
Ma non c’è la gente che applaude.
«La gente applaude la sfida dell’uomo contro la morte. L’uomo conosce la morte, l’animale no. E nei confronti degli animali non abbiamo obblighi etici. Altrimenti come potremmo mangiarli?».

ps: l'intervista completa si trova sul blog dell'autore


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande il Filosofo....

in realtà quello che ha voluto dire non è che la maggioranza sono buddisti, ma che sono ipocriti e che hanno una "doppia morale", a loro non interessa la morte o la sofferenza, basta non vederla....

Saluti

Marco

Anonimo ha detto...

Parole semplicemente e stupendamente vere. Un applauso infinito.

Cesco