martedì 2 febbraio 2010

Sulla bravura

IN PRIVATO

Tio Pepe, le vacche sono selezionate per la riproduzione?


Che domanda! Come potrebbe essere altrimenti?
Non sapete forse che la bravura può diluirsi e anche perdersi? La bravura è un tesoro, il più prezioso di tutti.
Un allevatore può sorvolare su difetti fisici, ma per quanto concerne la bravura non sarà mai troppo esigente.
(...)

Devo pensare che la bravura non sia uniforme?

Senza dubbio. D'altronde, il concetto stesso di bravura è equivoco. Per me, per molti tra di noi, la bravura è e non può che non essere sauvagerie, aggressività senza cedimento, impulso naturale e reazione offensiva a tutto ciò che riveste l'apparenza di una minaccia o di una sfida.
Reazione naturale, ereditaria, conservata dalla selezione.
Il termine diventa equivoco quando oggi ci parlano di bravura moderna.
Strani effetti della dialettica!
Così si intende, ho paura, il contrario della bravura specifica: un cammino verso la docilità, e di cui non è difficile scorgere il livello di pericolosità.
E' comprensibile che a questa tendenza, di origini commerciali, i toreri non si oppongano ed anzi la favoriscano.
E' questa che rende possibile una faena interminabile, le lunghe serie di passi, la provocazione fine a sé stessa.
(...)

Questa ricerca della bravura moderna è dunque anch'essa opera dell'uomo?

Altroché. Gli interessi giocano la loro parte, perché si tratta così di favorire la corrida-spettacolo a scapito della corrida-tragedia. Esiste dunque, soggiacente, una volontà di dirottamento, di sviamento.
(...)

Insomma questa tendenza all'addolcimento della bravura ha per obiettivo nient'altro che proporre un toro più facile, o più docile?

E' proprio così. E' sufficiente vedere come qualche allevatore, che si è speso per preservare intatta la bravura autentica in animali dall'aspetto imponente, ha visto il proprio nome finire nella lista nera, rifiutato dalle superstar e respinto dalle seconde linee.
Perché non sbagliatevi: il toro veramente bravo, passata la soglia dei quattro anni, mette gambe all'aria la maggior parte dei toreri attuali.
Quei toreri, per farla breve, che portano il titolo di matador de toros ma che dispiegano il loro talento solo in presenza di un partner docile.

- da Aficion, de El Tio Pepe -

(foto Ronda)

Nessun commento: