lunedì 15 settembre 2008

La corrida concorso di Arles

Con il corpo saldamente a casa ma con lo spirito ad Arles (entrambi però rinfrancati dalla gita monferrina del sabato), per la corrida concorso di ieri che ha chiuso la stagione della cittadina provenzale abbiamo schierato sui gradini della storica arena una squadra di inviati franco-italiana da far invidia ai portali taurini più conosciuti.
Pubblichiamo la cronaca arrivata prima delle altre, scritta dall'amico Lilian che presto vedremo nella sua Nimes ad esibirsi con il trombone per le strade e con i bicchieri di pastis ai banconi.

A leggere le sue righe e a vedere le foto di François Bruschet (*) dev'essersi trattato di un appuntamento fortunato e appassionante: d'altronde i nomi delle sei ganaderias erano a dir poco altisonanti, ed Arles la concorso è tradizionalmente un momento di seria ed alta tauromachia.
Bien.

Una interessante corrida concorso

Poco meno di mezza arena ornava i gradini dell'anfiteatro arlesiano, sotto un certo freschino che i raggi del sole facevano fatica a riscaldare.

Il primo toro di Murube è stato mal piccato per tre volte (molto indietro). Due volte è andato bene al cavallo rimanendo fisso nel peto, ma alla terza picca esitava e dava colpi di testa nella protezione. Banderillato dal maestro Esplà, il toro ha cominciato a mostrare una debole mobilità. Cosa che si confermava nella muleta di Esplà: a destra come a sinistra il toro è stato di carica molto corta e dava dei colpi di testa. Non c'era bisogno di altro ad Esplà per cambiare la spada e ucciderlo di una piatta di traverso e con 3 descabellos.

Il secondo era un Miura molto nello stile dell'allevamento, per una volta con delle corna dignitose. Se ha spinto bene nel primo incontro con il primo picador, il toro ha esitato durante i due successivi fermandosi a mezza distanza e grattando per terra prima di lanciarsi di nuovo. Javier Valverde lo ha capito bene e ha iniziato a torearlo altrettanto bene. Poco a poco riusciva ad allungare le braccia e a regalare qualche bel derechazos purtroppo funestati dai suoi fastidiosi gridolini all'inizio e alla fine di ogni colpo di muleta. Dopo un breve passaggio a sinistra, Valverde piantava una bella stoccata però senza effetto e dopo tre fallimenti al descabello e un avviso il toro si sedeva da solo.

Il toro de La Quinta uscito in terza posizione era accolto dalle belle veroniche di Sergio Aguilar, sfortunatamente disarmato sulle successive. La prima picca era breve, con il picador malmenato dai colpi di scalpello del toro che gli faceva perdere picca e cappello. Se il toro mostrava più desiderio di andare al cavallo, non si adoperava troppo nelle due picche successive. Aguilar cominciava la sua faena a sinistra e piuttosto bene. Durante la seconda serie la tensione saliva di un tono: al secondo natural il corno de La Quinta sfiorava il polpaccio del torero, e al quarto il toro si fermava all'altezza dell'uomo, guardando il torero che però rimaneva immobile prima di invitarlo ancora per un ultimo muletazo. Olé! Aguilar incatenava dei derechazos buoni e dei naturales strettissimi a un toro che lo guardava molto senza peraltro far perdere il sangue freddo al torero. Dopo un finale con manoletinas e un pinchazo, Aguilar affondava un'intera presto efficace e un'orecchia arrivava dal palco della presidenza.

Il quarto era un piccolo toro magro e con corna dritte di Victorino Martin che usciva con parecchia birra dritto nella capa di Esplà. Il torero di Alicante pasticciava le sue due prime pose en suerte correndo verso il picador dopo il remate (la chiusura di una serie, ndr) con il toro che lo seguiva. Al terzo e quarto incontro il toro arrivava dal centro ma frenava ogni volta arrivando vicino al cavallo e non ingaggiandosi mai. Accolto con dei doblones, il Victorino aveva risparmiato forza e morale, così Esplà sciorinava dei derechazos muovendosi molto. Se Esplà continuava nello stesso stile a sinistra, la serie succes fatta di bei naturales sciolti e lunghi. Il toro aveva parecchia nobleza e poche cattive intenzioni, ed era facile sognare pensando cosa avremmo visto se questo Victorino fosse capitato in altre msiva eraani... Gli ultimi naturales erano un pò caciaroni, in più. Dopo 2/3 di lama Esplà lasciava una quasi intera. Impedendo ai suoi peones di avvicinarsi al toro che non cedeva, il torero faceva teatralmente ritorno al burladero che raggiungeva esattamente nel momento in cui il toro crollava fulminato. L'uscita del toro era applaudita e Esplà guadagnava un'orecchia maliziosa.

Il quinto toro di Guardiola Fantoni ha messo tre grossi colpi nei suoi tre incontri. Se metteva le reni nella prima picca, non si impiegava troppo negli altri due assalti. Da subito si avvertiva che Valverde non si fidava troppo di questo toro, e si capì presto perché: a destra come a sinistra il toro cercava subito l'uomo. Valverde strappava qualche natural ma al nuovo avvertimento, prendeva velocemente la spada che conficcava al terzo assalto. Dopo un descabello, Javier salutava per la seconda volta in questa giornata.

L'ultimo toro del pomeriggio era di Escolar Gil, un bell'esemplare ma poco armato. Ancora una volta Aguilar accoglieva il suo avversario con delle superbe veroniche a piedi uniti, sfortunatamente agganciate le ultime due. Al primo incontro il toro spingeva cavallo e cavaliere fino alle assi. Rispondeva velocemente per una seconda picca ben amministrata. Il presidente accordava il cambio di tercio chiesto da Aguilar ma sotto la pressione del pubblico il toro veniva messo una terza volta di fronte al cavallo fin dal centro dell'arena, per una terza picca indietro dopo qualche esitazione. Il picador usciva sotto gli applausi e con la musica di Chicuelo. A destra Aguilar trovava la giusta armonia, somministrando derechazos però afferrati a degli altri bel legati e lenti. Tutte le sue serie si terminavano con dei superbi passi de pecho. Di fronte a un toro sempre meno mobile, la faena risultava un pò troppo lunga, e Sergio faceva nuovamente prova di coraggio e aguante per riuscire negli ultimi muletazos. Una bella spada metteva fine al combattimento dopo un avviso un pò ritardato. Un'orecchia ricompensava un Sergio Aguilar che vogliamo presto rivedere.

Senza raggiungere dei vertici, abbiamo passato un buon pomeriggio di tori, con dei toreri che hanno perfettamente intepretato la corrida concorso.
Secretario di Escolar Gil ha ottenuto il premio al miglior toro, Angel Rivas (di fronte al Miura) quello al miglior picador.

I tori:
1. Falseto, n° 8, negro, 550 kg (settembre 2003)
2. Pies de Liebre, n°9, colorado bragado, 620 kg (febbraio 2004)
3. Contador, n° 11, cardeno oscuro, 560 kg (febbraio 2004)
4. Veredero, n° 3, cardeno, 500 kg (dicembre 2003)
5. Segundito, n° 26, negro, 540 kg (novembre 2003)
6. Secretario, n° 66, cardeno, 535 kg (aprile 2004)

(foto di François Bruschet per CyR)

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